Naturalmente innaturale
Allattare, così come la gravidanza, è la cosa più naturalmente innaturale, perché le varie parti di una donna si intrecciano creando una complessità che non ha eguali. La mamma si ritrova istintivamente e fisicamente a poter fare un gesto che molto spesso non viene accompagnato dalla parte emotiva che, inevitabilmente, dopo il parto viene stravolta sia per una questione fisiologica (l’assestamento ormonale produce uno scompenso emotivo), sia per una questione mentale (la quotidianità va rivista pienamente seguendo i bisogni del proprio bambino).
Da attrice principale della propria vita, la neomamma si trasforma in regista col compito principale di dirigere attori che non comunicano i loro bisogni con la parola, ma con il pianto. Le neomamme molto spesso seguono corsi preparto che a livello teorico le rendono edotte sulla fisiologia dando informazioni base, ma che, al momento di mettere in pratica, creano maggiore confusione e senso di incapacità. La neomamma si chiede se sarà in grado di aiutare il bambino ad attaccarsi o se l’allattamento a richiesta limiterà la sua vita nella quotidianità.
Si chiede se potrà riprendere il suo lavoro o semplicemente se potrà fare una passeggiata con le amiche per il gusto di rilassarsi un po’ senza sentirsi in colpa. È intuibile che le difficoltà sono tante e vanno dalle aspettative di amici e familiari, al ritrovamento di un equilibrio che viene spezzato dall’arrivo di un figlio. Ma tutto può essere gestito con pochi ma importanti strumenti!
Programma
PRIMO INCONTRO
Benefici dell’allattamento (mamma e bimbo) |
SECONDO INCONTRO
Posizioni |
TERZO INCONTRO
Bambino soddisfatto o no? |
QUARTO INCONTRO
Coinvolgimento dei papà e dei familiari |
QUINTO INCONTRO
Problemi comuni |
Professionisti coinvolti
Neonatologo, psicologo, giornalista
la quotidianità va rivista pienamente seguendo i bisogni del proprio bambino