Fino ad ora, molte domande sono state poste, ad alcune ho tentato di rispondere nell’immediato, basandomi anche su elementi oggettivi, quali le leggi, ad altre invece non riesco e non posso dare risposte soddisfacenti semplicemente perché i casi, e le persone, sono così diversi tra di loro da rendere impossibile una risposta “oggettiva”, anche perché, come ci insegnano i nostri capi scuola, non esistono “realtà”, esistono solo “realtà co-costruite” con coloro con cui ci relazioniamo; io tenterò di affrontare l’argomento della mia tesi non dimenticando mai tale presupposto.
Ma iniziamo con la prima domanda tentando di dare una risposta: Cosa accade quando ci si sente dire la frase “non c’è battito” dopo un semplice controllo?
Senso di colpa e impotenza sono solo alcuni dei sentimenti che si attivano, soprattutto nella mamma, e molto spesso il contesto (famiglie d’origine, amici ecc), senza volerlo, incrementa tali sentimenti e relativi pensieri sottostanti, colpevolizzandola facendole domande del tipo: “ma hai fatto qualche brutto movimento?”, “hai alzato pesi?”, “ti sei spaventata?”.
Da un eccesso all’altro, può anche capitare di sentirsi sminuire il dolore dato dalla perdita con frasi del tipo: “andrà meglio la prossima volta” o ancora “fatene subito un altro così non ci pensate più”.
Anche la reazione del sistema medico produce degli effetti, infatti, vivendo l’evento aborto come qualcosa di biologico, naturale e ordinario, sminuisce il vissuto dei genitori considerando molte informazioni scontate, e, per tale motivo molto spesso, non da indicazioni utili relative al dopo e sul cosa fare.
Molti genitori allora si chiedono: Cosa fare? Quali procedure seguire? Cosa posso o non posso fare? Chi può darmi informazioni utili rispetto al perché è successo? Chi posso contattare?
Tutto questo porta le mamme e i papà che stanno vivendo l’evento a chiudersi sempre più in una bolla di silenzio e ritiro, isolandosi in un dolore che, come già detto, non trova ascolto e che viene sminuito dal contesto sociale perché non compreso o perché, semplicemente, diventa intollerabile da sostenere e contenere.
Allora come aiutare le coppie a superare l’evento aborto facendo cambiare “quelle lenti” di batesoniana memoria? Sicuramente, come detto in precedenza non è semplice, ma provare a co-costruire un significato diverso all’evento, rinarrando una nuova storia si può.
Approfondimenti
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